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L’intelligenza artificiale arriva ormai ovunque

pubblicata sabato 13 luglio 2019

L’intelligenza artificiale arriva ormai ovunque
"I computer sono inutili. Essi possono dare solo risposte." "Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno." La prima riga è di Pablo Picasso, la seconda di Albert Einstein. Due top player nel loro campo. Esprimono entrambi la reale potenza dell'uomo: la capacità di porsi dubbi, farsi domande, interrogarsi, e quindi di fissare nuovi obiettivi. Se arrivassimo oggi in treno a Londra potremmo imbatterci, girando senza meta, in uno stadio di calcio anche senza volerlo. La capitale inglese vanta infatti il record mondiale di squadre professionistiche iscritte ai campionati nazionali (13) e, oltre a queste, un ventaglio imprecisato di squadre che militano nelle serie minori, e ognuna di queste ha il proprio campo, la propria casa. Girovagando nei sobborghi a sud ovest troveremmo il Fetcham Grove, lo stadio dove il Leatherhad FC gioca le partite casalinghe. 3400 posti, tribuna coperta e il Tanners (letteralmente "conciatori di pelle"), lo storico Tea Bar dove i fans possono rifocillarsi e discutere nel post-partita. Negli spogliatoi del Fetcham, invece, il mister e i giocatori del Leatherhead, che nel resto del tempo sono impiegati, commessi, autisti, possono dare un'occhiata alle analisi dell'avversario grazie a Watson, la piattaforma di AI sviluppata da IBM. L'intelligenza artificiale arriva ormai ovunque, sullo shop online di Postel in veste di chatbot[scopri di più] oppure su un rettangolo verde dove sgambettano dilettanti che non hanno alcuna ambizione se non giocare al meglio partita dopo partita. E per farlo può essere utile studiare i dati degli avversari, e perché no anche i propri, grazie ad una piattaforma che costa meno di un pool di osservatori, una spesa che possono sostenere solo le big della Premier League. Il caso del Leatherhead è interessante e disponibile, tradotto in italiano, sui siti Bitmat e IlSole24ore. Nel racconto di Joe Pavitt , Master Inventor di IBM, sono evidenziati in concreto i risultati che il Leatherhead ha ottenuto grazie a Watso.

Autore / Fonte: A cura di G. B. e S. B.