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Iras e Irap, altra 'stangata' per le imprese dal Cdm

pubblicata mercoledì 27 novembre 2013

Iras e Irap, altra 'stangata' per le imprese dal Cdm

Il decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 27 novembre 2013 e che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale a dicembre, avente ad oggetto l'abolizione della seconda rata dell'IMU, ha incrementato al 128,5 per cento l'acconto dell'IRES e, conseguentemente, dell'IRAP dovuto dai soggetti esercenti attività finanziarie, creditizie e assicurative per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013. A seguito dell'approvazione di tale decreto-legge, è stato firmato il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, in attuazione del comma 4 dell'articolo 15 del decreto legge n. 102 del 31 agosto 2013. Con il decreto ministeriale è stato disposto l'ulteriore incremento, rispetto alle misure previste dalle disposizioni di legge vigenti, dell'acconto dell'IRES di 1,5 punti percentuali per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013 e per quello successivo. Pertanto, per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2013, gli esercenti attività finanziarie, creditizie e assicurative effettuano il versamento dell'acconto dell'IRES nella misura del 130 per cento e tutti gli altri soggetti IRES nella misura del 102,5 per cento. L'incremento delle aliquote vale anche ai fini dell'IRAP. Per il periodo d'imposta 2014, invece, tutti i soggetti IRES, compresi quelli esercenti attività nei settori finanziari, creditizi e assicurativi, calcolano l'acconto dell'IRES (e, conseguentemente, dell'IRAP) in misura pari al 101,5 per cento.

Autore / Fonte: Giovanna Bozzi