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La festa dei lavoratori e la ferialità della vita nella Fase 2

pubblicata venerdì 1 maggio 2020

La festa dei lavoratori e la ferialità della vita nella Fase 2
Primo maggio, la festa dei lavoratori. Inizia la nuova fase. La ferialità della vita: è una metafora della condizione odierna. La parola ferie ha due significati opposti: le ‘ferie’ sono le giornate libere del lavoratore; per ‘feriali’ s’intendono invece i giorni lavorativi. Siamo difatti a metà del guado fra quarantena e lenta ripresa 2.0. Difendiamo innanzitutto la dignità del lavoro e il diritto alla salute. Non sia solo un inutile slogan o hashtag. Alla stregua degli operatori sanitari: tutti i lavoratori devono essere messi in sicurezza. Bisogna alimentare il motore dell’economia. Incentiviamo collocamento e ricollocamento, agevoliamo mobilità ed ammortizzatori sociali, bonus e cassa integrazione. Sono altrettanto urgenti gli sgravi fiscali alle imprese: piccole, medie o grandi che siano. Sospendere le tasse non significa rinviarle ma eliminarne a tempo determinato. Crediti e prestiti: le banche facciano le banche per una volta. Siano garantiste al pari dello Stato. Il garantismo non conosce bandiere e frontiere. L’Europa ci guarda... E noi guardiamo all’Europa... Ci pervase la classica fase di aridità... L’idea di ricostruire ancora una volta dalle macerie... Senza più falsi idoli. Lasciare senza raddoppiare... Chi porta avanti l’arca della speranza si libera dai pesi inutili per non affondare... Cristo non si è fermato ad Eboli!

Autore / Fonte: A cura di Giovanna Bozzi e Saverio Bozzi